28 ottobre 2017 – 4° PELLEGRINAGGIO DIOCESANO sulla V.F.: da Bollengo a Piverone

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28 ottobre 2017 

4° PELLEGRINAGGIO DIOCESANO sulla V.F.: da Bollengo a Piverone

2017-10-28-pellegrinaggio-diocesano-bollengo-piverone

Anche quest’anno, la nostra associazione, in collaborazione con l’ Ass. “ AD LIMINA PETRI”  della Diocesi di Ivrea, propone una interessante manifestazione capace di coniugare cammino, storia e preghiera.

Siamo quindi invitati, soci e non soci, al 4° pellegrinaggio diocesano sulla Via Francigena, questa volta nell’ultimo tratto di nostra ..”competenza”: da BOLLENGO a PIVERONE.

 

Ci troviamo, accolti da Don Piero Agrano e da Luigi Ricca (rispettivamente parroco e sindaco di BOLLENGO)  alla chiesa romanica di SAN PIETRO E PAOLO. Da buon “padrone di casa” il sindaco ci fornisce alcune notizie sulle vicissitudini di questo edificio  che ricorda, quand’era bambino, ricoperto di rovi e molto degradato. Divenuto “primo cittadino”, fra gli altri numerosi impegni, si è preso a cuore la sua cura e finalmente è stato recuperato!

Don Piero, da parte sua, ci narra vicissitudini storiche e artistiche di questo angolo di Canavese.

Il Don ci invita ad un breve “momento spirituale” parlando del PELLEGRINAGGIO come metafora della vita, con periodi difficili e altri gioiosi che trascorriamo in attesa di raggiungere la meta finale. Ci legge un Salmo tratto  da un libro della Bibbia, il “Salterio”, un vero “canto di fiducia” verso il Signore che ci accompagna anche nei momenti bui della vita: malattia, perdita di una persona cara, momenti di difficoltà….. (chi di non noi non ci è passato?).

Salutiamo il Sindaco e ci incamminiamo “ad Palatium”, verso PALAZZO CANAVESE. Attraversando il paese notiamo una via intitolata “Discesa alla Stazione”, la cosa ci incuriosisce, non passano mezzi su rotaia su questo tratto di via Francigena! Indagando, veniamo a sapere da don Piero che fino al 1933 il comune era  servito dalla tranvia Ivrea-Santhià.

Facciamo sosta nei pressi della chiesetta di San Genesio. Don Agrano apre l’edificio e ce ne racconta la storia. La comunità palazzese venera come santo protettore San Genesio, mimo, attore e martire romano del III secolo. Pare che una piccola parte delle sue reliquie siano giunte in Canavese grazie alla devozione dei pellegrini che percorrevano la via Francigena. Sono custodite nella chiesa del paese e portate in processione nel mese di agosto. Qualche persona del luogo, ormai anziana, porta ancora questo nome.

Scattiamo una bella “foto ricordo” e continuiamo il pellegrinaggio.

 

Prossima tappa: PIVERONE”! E’ il classico paese sulla Via Francigena, con l’antico ricetto e la  torre-orologio con la porta di accesso ancora ben conservata. Oltre alle notizie storiche, scopriamo che qui, in occasione della festa autunnale della “Castigna”, si corre un singolare palio: la “CURSA DLA GALINA”, la strana corsa di queste pennute che rappresentano ognuna un rione.

Proseguiamo fra coltivazioni di Kiwi e vigneti: siamo nelle terre dell’ Erbaluce e del Rosso Canavese. Ormai la vendemmia è stata effettuata, ma lo spettacolo dei colori autunnali è affascinante! Qualche socio “spigola” alcuni grappoli dimenticati e li offre ai compagni di cammino. Non lontano scorgiamo il lago di Viverone, davvero suggestivo in questa bella giornata autunnale!

Seguiamo le orme di Sigerico fino al “GESIUN”, suggestiva testimonianza di ciò che resta della Chiesa dell’ XI secolo dedicata a San Pietro. Sono rimaste solo poche mura, qualche traccia d’affresco, ma ricordano la fede di chi ci ha preceduto. Sicuramente è uno dei punti più affascinante del tratto canavesano della Via Francigena.

Terminiamo il nostro pellegrinaggio con un altro momento di riflessione, leggendo ancora un Salmo.

Un veloce spuntino e torniamo a Piverone dove  don Piero aveva portato la navetta per riaccompagnarci a Bollengo.

Ringrazio Caterina e Tony che, con me,  hanno accompagnato i pellegrini su questo tratto. Ringrazio Michele Actis di “Ad Limina Petri”, Luigi Ricca che ha  davvero a cuore la Via Francigena e in modo particolare ringrazio don Agrano che, oltre ad essere un sacerdote, è un grande appassionato ed esperto di storia locale!

M.VITTORIA

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