variante tratto canavesano

Settimo Vittone – Nomaglio – Andrate
Da Settimo Vittone, seguendo una ripida mulattiera, si arriva a Nomaglio, borgo con interessanti esempi di architettura alpina e prealpina come l’antichissima Fontana del Burnel, probabile masso altare le cui incisioni testimoniano un insediamento pre-romano.


In un mulino ha sede l’Ecomuseo della Castagna, che racconta la tradizione di questo vero e proprio “albero del pane”, un tempo molto prezioso per il sostentamento della popolazione.
Il dislivello in questo primo tratto di circa 330 metri e il tempo di percorrenza di 1:30 H.


Luciano, Paolo e Roberto, hanno fatto una ricognizione sulla variante Nord della Via Francigena ufficiale, nel tratto Montestrutto – Nomaglio – Andrate.
Queste le considerazioni:
Inizio dalla piazza di Montestrutto con un bellissima mulattiera, ricca di interessanti manufatti e di bellissimi panorami, costruita a regola d’arte anche se alquanto ripida.


Il dislivello in questo primo tratto di circa 15-18% e il tempo di percorrenza di circa 1:30 H circa.
Da Nomaglio si può rientrare con la mulattiera ripida e dal fondo scivoloso se bagnato, che scende su Ivozio ed in piano ritornare a Montestrutto.
In alternativa si può proseguire per Andrate, con altri 300 metri di dislivello e percorrenza di 1:30 H circa.
In entrambi i paesi esistono ottime aree attrezzate per la sosta e previo avviso, apertura dei servizi.
I rientri sono: nel primo caso di 1 H circa. Nel secondo da Andrate di 1:50 H circa.
Lungo il percorso si trovano numerose cappelle votive con effigi religiose rappresentanti Santi e Madonne.
In particolare nei tratti di mulattiera da Montestrutto via Nomaglio ad Andrate e da Tochiale a Nomaglio.
In regione Salamia si può visitare il Museo della Civiltà Contadina.


E’ un escursione da proporre in autunno per i colori della vegetazione e per l’assenza di insetti fastidiosi.
E’ un percorso definibile IMPEGNATIVO e comunque MOLTO BELLO con possibilità; di scelta tra due mete: Nomaglio o Andrate.

Andrate – Chiaverano
Salendo si arriva ad Andrate, spettacolare balconata sulla pianura. L’insediamento di origine medioevale, così come la Chiesa di Santa Maria (XI sec.), tra i più raffinati esempi di stile romanico in Canavese.
Appena fuori dal centro abitato si può visitare l’Ecomuseo della Civiltà Contadina, con oltre 700 antichi attrezzi.

Chiaverano – Burolo
Tornando a valle, dopo un tratto fra castagni e betulle ecco apparire Chiaverano, dove ha sede l’Ecomuseo Anfiteatro Morenico di Ivrea.
Su un promontorio roccioso a est del paese, sede dell’antico borgo di Sessano, spicca la Chiesa di Santo Stefano (XI sec.), dal campanile in facciata e con all’interno parti di affreschi raffiguranti Cristo, gli Apostoli e i simboli degli Evangelisti Giovanni e Marco.

Burolo – Bollengo
Scendendo a est, verso Burolo, si incontra la piccola Chiesa di Santa Maria Maddalena, costruita su un masso erratico: la sacrestia conserva un affresco del XV sec. raffigurante Cristo crocefisso, ritenuto opera della bottega di Domenico della Marca di Ancona.

Nomaglio – Chiaverano – Bollengo
Variante da sviluppare

Ivrea (Torre Balfredo) – Albiano – Azeglio
Variante da sviluppare