Arte, storia e cultura: la Via Francigena a Burolo
Uscendo dal centro abitato e avviandosi per ameni sentieri collinari verso Viverone si raggiunge l’area dove sorgeva l’antica borgata di Livione qui si trovano i resti di un luogo di culto abbandonato da tempo, interessanti e suggestivi : il ”Gesiun” dedicato a San Pietro. risalenti al IX Secolo.
La chiesa, in stile Romanico primitivo, di modeste dimensioni, presenta un’unica navata separata dal vano presbiteriale mediante tre arcatelle sorrette da tre colonne; il piccolo campanile si inalza sulla parte centrale del presbiterio. Si intravedono ancora alcuni frammenti di affreschi quattrocenteschi.
Proseguendo sempre su antichi sentieri tra i vigneti si raggiunge il territorio di Viverone con il suo Lago di forma ellittica con una superficie di circa 6 Kmq. e una profondità di 75 metri .
Sulla strada che porta al centro abitato incontriamo il bel complesso della “Cella di San Marco o San Michele” immerso nei vigneti con il bel campanile romanico realizzato in pietra e ornato da monofore e bifore e affiancato da una azienda vinicola di costruzione recente.
Siamo così giunti al termine del percorso Canavesano della Via Francigena, entrando nel territorio della Provincia di BIELLA di cui si attraversano i Comuni di Viverone, Roppolo e Cavaglià per raggiungere poi la Provincia di Vercelli.