Cari Soci, Amici e Simpatizzanti in allegato la locandina della prossima camminata sulla Via Francigena Valdostana. Partendo dalla Parrocchia di Sant’Ilario a Nus, attraverso vigneti, strade secondarie asfaltate, sterrate e sentieri si arriva alla Chiesa di Dièmoz per poi proseguire fino al paese di Chambave. Il percorso è caratterizzato da continui saliscendi fino ad arrivare alla Chiesa Parrocchiale di San Pietro a Chatillon.
Sono passate due settimane dalla camminata sulla Via Francigena Valdostana da Aosta a Nus e ci ritroviamo puntuali al bar della stazione di Ivrea per riprendere il bus sostitutivo delle Ferrovie dello Stato delle 8.32 che ci porterà a Nus.
Dobbiamo completare la tappa ed arrivare a Châtillon. Anche questa seconda parte della tappa Aosta Châtillon è caratterizzata da continui saliscendi che la rendono abbastanza impegnativa. Nella notte piogge e temporali hanno rinfrescato proprio la zona del nostro percorso, così l’arrivo a Nus ci fa ben sperare in una giornata non troppo calda.
Dalla Statale 26 ci portiamo verso la parte alta del paese ed arriviamo alla Chiesa di Sant’Ilario, stanno suonando le campane e alcuni fedeli chiacchierano e si salutano fuori dalla Chiesa. Poco distante troviamo il monumento dei Vignerons Valdostani, una grande struttura in legno e ferro che rappresenta grappoli d’uva e botti per il vino. Oggi siamo in 12, il cielo è terso, il sole molto caldo, il vento ci aiuta a sopportare la calura che sta aumentando. Le foto con un cielo così pulito rendono giustizia alla bellezza del paesaggio attorno a noi.
Nus ha tante tante piccole frazioni, ci sembra di camminare già da tanto e invece siamo sempre nel Comune di Nus. Incontriamo due giovani ragazzi, due Pellegrini. Uno di Berlino percorre la Via fino a Bourg Saint Pierre. Uno di Monza partito da Besançon arriverà a Vercelli. Saluti, foto, auguri di buon cammino e spilline dell’Associazione!
Alle 11,47 arriviamo alla Chiesa Parrocchiale di Diémoz dedicata a San Martino e Santa Lucia, ci soffermiamo a guardare l’affresco sulla parete della Casa Parrocchiale raffigurante San Martino e San Maurizio e i simboli dei Savoia, stemma e nodo. La Chiesa è aperta ed è molto antica, del XII secolo, siamo sulla Strada Romana delle Gallie. Ripartiamo prendendo piccoli sentieri in discesa, purtroppo dobbiamo abbassarci un po’ per arrivare a Chambave patria del famoso vino bianco “Muscat de Chambave”.
Qui ci fermiamo per il meritato pranzo al sacco. Fortunatamente lungo il percorso ci sono fontane e ci rinfreschiamo continuamente. La sosta è breve, mezz’oretta e ripartiamo non prima dell’ultima foto di gruppo davanti alla Chiesa di Chambave dedicata a Saint Laurent. Siamo all’altezza della Statale 26 e della ferrovia, passiamo davanti alla ex stazione di Chambave non più in uso dagli anni novanta.
Adesso dobbiamo risalire, il caldo comincia ad essere davvero pesante, alcune salite ci stancano un po’. Arriviamo al Borgo abbandonato di Barmaz, case deserte, disabitate,
quasi tutte in rovina.
Ancora salite, sembrano non finire mai, un po’ su sentieri, un po’ su asfalto, e poca pochissima ombra.
Un’ora di cammino ci separa da Barmaz alla rotonda sulla Statale con la grande raffigurazione del Cervino che ci preannuncia che siamo arrivati a Châtillon. Ci dirigiamo verso il magnifico Ponte Romano sul torrente Marmore e di qui scendiamo alla Stazione dove ci aspetta un bus di lusso, comodo e confortevole che ci riporterà ad Ivrea.
Claudia