Sulla Via Francigena al “TRANSITUM PADI”:
ORIO LITTA – CORTE S.ANDREA – SOPRARIVO
Ancora una volta un evento organizzato dall’Associazione Via Francigena di Ivrea ha avuto un grande successo di partecipazione da parte di soci che si sono ritrovati numerosi a condividere le piacevoli emozioni dello scoprire insieme i luoghi caratteristici della via tracciata dall’Arcivescovo Sigerico nel suo ritorno a Canterbury da Roma negli anni intorno al 990.
Per sabato 23 settembre il Direttivo ha organizzato una visita ad Orio Litta, comune del lodigiano, dove il nostro Sigerico nel 996 aveva attraversato le acque del fiume Po in quello che aveva indicato come “Transitum Padi” e che nei secoli è diventato il punto di transito di un incessante flusso di pellegrini nel loro cammino verso (e da) Roma. Il programma è stato messo a punto con capacità e fantasia da Caterina, Luciano ed Amedeo.
Puntuali siamo partiti verso la nostra meta in un bus completo di soci che con allegria si riconoscevano e pregustavano le tante cose che avrebbero visto durante questa bella giornata. Purtroppo non abbiamo potuto soddisfare tutte le prenotazioni perché limitati dalla capienza del bus e con rincrescimento ci siamo visti costretti a non avere con noi alcuni amici che sono rimasti confinati in lista d’attesa!
Il tempo meteo ci ha sorriso: una lieve nebbiolina alla partenza, subito dissolta verso le ormai asciutte risaie, un sole che si annunciava con una splendida ed orgogliosa alba sorgendo tra i pioppi del vercellese e del novarese e poi un caldo sole durante tutto il giorno.
Arrivati ad Orio Litta, abbiamo iniziato la nostra intensa giornata di visite dal complesso caseario della “Zucchelli”. Accolti dal proprietario e dal Sindaco di Orio, Pierluigi Cappelletti, a cui ci lega ormai una fraterna amicizia, siamo stati edotti con competenza e passione ai segreti della produzione casearia tipica della zona del lodigiano in cui ci troviamo: abbiamo saputo di allevatori, di tecniche di produzione, di cooperazione tra contadini, proprietari terrieri, fra cui Signori locali e molti Conventi.
Nel magazzino della ditta Zucchelli,,vera cattedrale dei formaggi, abbiamo viste impilate ordinatamente quarantamila forme, ben sistemate in colonne. Siamo passati rapidamente nei reparti di produzione dove giornalmente viene lavorato il latte conferito dagli allevatori convenzionati con l’azienda. La sensazione della visita ai locali di produzione è una rassicurante immagine di estrema pulizia!
Nel cortile ci arriva il “profumo” della vicina porcileria ossia la zona con allevamento di maiali a cui viene somministrato giornalmente il latte di scarto della lavorazione. Futuro impegno dell’Azienda sarà un salumificio che arricchirà l’offerta di prodotti. Ci trasferiamo nella dipendenza commerciale dell’Azienda dove degustiamo il loro prodotto, sotto forma di riccioli di grana fresco e di generosi pezzi stagionati.
Lasciato il caseificio ci rechiamo in un villaggio a pochi chilometri, Livraga, dove ci attende il Museo del lavoro Povero e della Civiltà Contadina! Ben 2000 pezzi sono stati raccolti ed esposti ordinatamente nella ex stalla dei bovini della Cascina Santa Croce su di una superfice di circa 700 mq.
Oltre agli strumenti del lavoro dei campi, dagli attrezzi a mano, agli aratri primordiali e poi quelli del secolo scorso, carri, falci e altri oggetti sono stati ricreati angoli con gli arnesi dei vari mestieri di supporto all’agricoltura: fucine e fabbri, una tipica cucina contadina con la famiglia radunata per cena (polenta e formaggio in tavola, fiasco e scodelle comprese), i grandi intorno al tavolo, piccoli e nonne vicino al focolare!
Ci siamo poi recati rapidamente all’Ostello di Orio Litta, antica “Grangia benedettina”, splendidamente restaurata: davanti all’ingresso ci accoglie la sagoma in legno costruita alcuni anni fa dal nostro Socio Roberto Billia e poi donata a Pierluigi, Sindaco di Orio e curatore dell’Ostello. E’ come trovare un pezzo di casa nostra lungo la via Francigena: bravo Roberto!
Riprendiamo il cammino, a piedi, verso Corte Sant’ Andrea dove si trova l’imbarcadero per attraversare il fiume Po! Sono un po’ più di quattro chilometri su confortevole strada di campagna, dai gradevoli scorci panoramici su Orio Litta, la sua Chiesa, in lontananza la Villa Litta (non visitabile oggi perché sede di un evento mondano). Ci accompagna e ci guida il nostro amico Pierluigi, il sindaco, che indossato lo sgargiante costume da ciclista ci fa compagnia.
Arrivati al guado, saliamo a bordo della “Costa-Danilo” per la traversata verso la sponda emiliana! Vva tutto bene, sia per la tranquillità della traversata che per la simpatia e le battute del nostro “Caronte” il buon Danilo, simpatico e vulcanico traghettatore che ci fa percorrere in allegria i quattro chilometri che separano i due imbarcaderi sulle opposte sponde.
E poi? La merenda con saporiti salumi che con abbondanza ci vengono serviti da Danilo e dal suo aiutante, nella bellissima casa del nostro traghettatore; il tutto viene annaffiato da generosi vini prodotti nelle campagne di san Colombano, rossi e bianchi prendono copiosi la via per sedare la nostra sete. Concludiamo con una superba torta meringata.
Ripartiamo in perfetto orario col nostro bus verso Ivrea che raggiungiamo dopo aver ancora ammirato uno splendido tramonto….offerto dal Direttivo! Anche oggi è stata una gradevole giornata!
AMEDEO