17-2-2018: SULLE TRACCE DI SIGERICO: da PIVERONE a IVREA


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17 febbraio  2018                   

 Sulle tracce di Sigerico: la Via Francigena da PIVERONE a IVREA 

Inizia la prima escursione dell’anno! Finalmente. Non vedevo l’ora di sgranchirmi un po’ le gambe e di rivedere gli amici della nostra associazione. Ed eccomi qua, con zainetto e scarponcini, pronta per l’escursione!! Purtroppo la giornata è grigia e fredda, forse promette pioggia e mi attrezzo con la mia nuova giacca impermeabile e l’ombrellino.Oggi percorriamo un tratto di Via Francigena…”contro corrente”, nel senso che la stramaggioranza dei pellegrini cammina verso Roma, noi invece camminiamo in  senso contrario, proprio sulle tracce lasciate da  Sigerico più di mille anni fa, quando tornò a Canterbury!.

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Nonostante il meteo infelice ci raduniamo in tanti e, a due passi dal lago di Viverone, scendiamo dai pullman e sotto la guida di Luciano ci incamminiamo nella nebbiolina verso il “GESIUN”, suggestiva testimonianza di ciò che resta della Chiesa dell’ XI secolo dedicata a San Pietro. Sono rimaste solo poche mura, qualche traccia d’affresco, ma ricordano la fede di chi ci ha preceduto e sicuramente è uno dei punti più affascinante del tratto canavesano della Via Francigena. Qui incontriamo Pierre, un signore di Piverone con uno simpatico accento francese che ci accompagna fino al paese illustrandoci un po’ di storia e notizie di questo luogo.

PIVERONE è il classico paese sulla Via Francigena, con l’antico ricetto e la  torre-orologio con la porta di accesso ancora ben conservata. Ma la cosa che ci incuriosisce è un monumento davvero strano, per niente antico: non è un personaggio famoso, ma un’enorme gallina che ci osserva impettita dal suo piedestallo…. Così scopriamo che qui, in occasione della festa autunnale della “Castigna”, da qualche anno si corre un singolare palio: la “CURSA DLA GALINA”, la strana corsa delle galline che rappresentano ognuna un rione.

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Piove, poco poco, ma piove e acceleriamo il passo verso PALAZZO. Poco prima di entrare in paese transitiamo nei pressi della chiesetta di San Genesio. La comunità palazzese venera infatti come santo protettore San Genesio, mimo, attore e martire romano del III secolo. Pare che una parte delle sue reliquie siano giunte in Canavese grazie alla devozione dei pellegrini che percorrevano la via Francigena. Sono custodite nella chiesa parrocchiale e portate in processione nel mese di agosto. Qualche persona del luogo, ormai anziana, porta ancora questo nome.

Attraversando PALAZZO notiamo una via intitolata “Discesa alla Stazione”, la cosa ci incuriosisce, non passano mezzi su rotaia su questo tratto di via Francigena! Indagando  veniamo a sapere che fino al 1933 il comune era  servito dalla tranvia Ivrea-Santhià.

 

Sempre accompagnati da una noiosa pioggerella si raggiunge la chiesa romanica di SAN PIETRO E PAOLO di BOLLENGO dove ci rifugiamo per il pranzo al sacco. E’ stata gentilmente aperta per noi dall’amministrazione comunale (solitamente all’interno ci sono le panche, ma purtroppo oggi non le troviamo)…. sarà perché  è il giorno 17??? ma è mica venerdì!!, pioggia….nebbia…pranzo in piedi!!!. Peccato per il meteo, la zona sarebbe stato un ottimo luogo per la sosta pranzo, con tanto di tavoli e panche e il suggestivo edificio romanico di sfondo.

Dopo il saluto del Sindaco, sig. Ricca, proseguiamo fino al primo bar che prendiamo d’assalto per un buon caffè caldo!

Il programma prevede raggiungere le auto camminando fino a CASCINETTE, percorrendo un bel sentiero nei pressi del lago di Campagna, ma siamo tutti infreddoliti e umidi, Concordiamo il abbreviare il percorso raggiungendo direttamente Ivrea dove ci attende il nostro presidente per salutarci.

Quindi…. arrivederci alla prossima camminata!!!

M.VITTORIA

 

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