Cari amici pellegrini…
ci chiediamo come Associazione e lo chiediamo anche alle altre nonché ai pellegrini e ai viandanti stessi….come poter sostenere le strutture di accoglienza.
In primis ci chiediamo se i pellegrini, riaperte le frontiere (anche se non tutte) e le regioni , con più possibilità di spostamento intendano davvero ricominciare a camminare e come.
I pellegrini che fino a ieri sceglievano di pernottare in un ostello, per esempio, oggi lo farebbero ancora?
Se sì ( le motivazioni del no possiamo immaginarle) che cosa si aspettano da un ostello?
Al di là delle normative e delle disposizioni nazionali, potrebbe essere interessante capire che cosa il pellegrino preferirebbe fare e a quali condizioni.
Tutto questo considerando che gli ostelli almeno per ora non saranno mai pieni come potevano essere qualche mese fa’, tuttavia è quasi impossibile per una struttura che accolga anche solo 3/4 pellegrini sistemati con le dovute distanze di sicurezza…..garantire tutta una serie di controlli, disinfezioni e pulizie previste dalle disposizioni anti covid.
Il pellegrino che accetta e che preferisce sostare in un ostello potrebbe per esempio provvedere autonomamente se lo ritiene necessario a disinfettare oggetti comuni utilizzati da altri in mancanza del personale? Tutto questo a patto,come sempre, che la struttura garantisca requisiti imprescindibili come il far trovare al pellegrino un luogo pulito, una sistemazione accogliente ma allo stesso tempo economica o come in molti casi a donativo.
Sono questioni interessanti da affrontare perché potrebbero agevolare la riapertura di molte strutture e sollecitare gli enti governativi preposti a farlo; soprattutto sarebbe interessante sapere e capire quanto interessi ai pellegrini e/o agli amanti dei cammini e del turismo lento che queste strutture rimangano aperte.
Considerando che la maggior parte dei camminatori decide di mettersi in cammino se ci sono strutture attrezzate in grado di ospitarli, possiamo farci noi Associazioni portavoce di questo pseudo sondaggio?
Buona ripresa dei cammini …
dall’Ass.ne “ La Via Francigena di Sigerico “ di Ivrea.