2024 05 25 BREME LOMELLO

Puntuali alle 9 arriviamo a BREME dove ci accoglie il vicesindaco Sig. Francesco Berzero che ,dopo la foto di rito davanti il monumento alla cipolla rossa, la cui coltivazione rappresenta un’importante risorsa di questo paese, di soli 700 abitanti, ci illustra il programma della mattinata . Poi alle 9,30 con l’arrivo della Sig.ra Claudia , nostra guida ufficiale dell’intera giornata , ci avviamo verso il complesso dell’Abbazia di San Pietro ,principale scopo della nostra visita e luogo dove avremo la possibilità di consumare il pasto al sacco su tavoli e panche gentilmente concessi e posizionati nel grande chiostro dalla Pro-Loco. Non mi dilungo a descrivere tutto il percorso interno ,oggi sede dei vari uffici comunali , ma voglio inserire in questo breve racconto qualche notizia storica. Nel 906 ,il Marchese Adalberto di Ivrea ,dona ai monaci benedettini di Novalesa ( In Valle di Susa ) fuggiti a Torino poco prima dell’arrivo dei Saraceni che distruggeranno la loro Abbazia , i terreni ed il borgo di Breme , qui iniziano ad edificarne una nuova , che dal decimo al tredicesimo secolo divenne una delle principali d’Europa. Di questa costruzione l’unica parte ancora visibile è la cripta ,mentre il rimanente è della fine del 1600 ,edificato dopo la demolizione, da parte degli Spagnoli, dei bastioni che proteggevano il borgo. In sintesi, il nostro percorso di visita ci permette di vedere ,oltre ovviamente la cripta e tutti i locali utilizzati dal Comune ,l’interessante cucina, il refettorio, la ghiacciaia e una collezione di attrezzi e strumenti antichi. Ancora a Breme, prima del pel pranzo, visita della Chiesa di Santa Maria Assunta del X secolo ,più volte ristrutturata , e con annesso il Battistero paleocristiano risalente al VIII secolo a seguire una passeggiata della durata di un’ora ,fra andata e ritorno ,sino ad un ponticello di legno sull’argine del vicino fiume Po. Rientro all’abbazia per il pranzo al sacco ,terminato il quale riportiamo tavoli e panche nel magazzino della Pro-Loco e dopo un’ultima foto di gruppo scattata dal Sig. Francesco, lasciamo Breme e ci rechiamo con un breve viaggio a LOMELLO per la seconda parte della nostra odierna escursione.

Questo paese di 2.000 abitanti è molto conosciuto per l’importanza del suo passato storico. Antica “mansio” poi “Castrum “ in epoca romana con il nome di LAUMELLUN, posto sull’importante Via Romea che collegava , da una parte Torino e dall’altra Aosta ,raggiungendo poi oltre le Alpi la Francia e Inghilterra con la denominazione “ Strada delle Gallie” ( per noi oggi “ Via Francigena” ).

Iniziamo verso le 15 il nostro percorso di visita ,che esclude per mancanza di tempo ,la vista al castello dei marchesi Crivelli edificato nel sec. XV , e ci dirigiamo verso la Basilica di Santa Maria Maggiore ed al Battistero di San Giovanni ad Fontes. Per questi due importanti monumenti mi limito ad annotare le notizie principali che la nostra guida ci ha riferito. La Basilica viene edificata ,sicuramente su precedenti edifici destinati al culto cattolico , esattamente tra il 1025 ed il 1040 . Trasformata nei secoli per adattarla agli stili delle varie epoche e riportata alla situazione originale con molti importanti restauri, anche recentissimi ,a partire dal 1939. La sua importanza è dovuta al fatto che rappresenta uno dei primi esempi di romanico lombardo . Durante la visita ,grazie alle descrizioni della nostra guida ,abbiamo potuto apprezzare la sobria purezza di questo stile se lo confrontiamo ,ad esempio ,con la Basilica di San Pietro in Roma di oltre 500 anni dopo , quanta evoluzione nelle costruzioni destinate al culto!!. Adiacente alla Basilica si trova il Battistero , questo è di epoca Longobarda , la sua edificazione risale infatti al sec. VII – VIII ed anch’esso riscoperto nel novecento e fatto oggetto di numerosi restauri . Di pianta ottagonale ,che semplifica la costruzione avvicinandosi alla perfezione del cerchio, contiene nel suo interno ancora ben visibile la vasca circolare incassata nel pavimento dove si immergevano i battezzandi. Come ulteriore informazione che distingue molto bene gli oltre 500 anni di distanza fra la Basilica ed il Battistero sono i vari metri di dislivello fra i due fabbricati ed anche con il piano stradale circostante e soltanto grazie a quasi un secolo di lavori e di importanti interventi di restauro e di consolidamento dell’intera zona che noi oggi possiamo ammirare questi importanti esempi di architettura sacra.

Grazie Riccarda per aver promosso e ben organizzato questa bella ed interessante giornata.

Roberto