Conosco la città di Aosta da sempre, ma non mi sono lasciata sfuggire l’invito dell’Associazione per rivisitarla, per due motivi.
Primo: è sempre un piacere passeggiare nella storia e Aosta di storia ne ha tanta, la trasuda in ogni angolo, ogni pietra, ogni monumento!
Secondo: la persona che ci accompagna è Lauro, e so che con i suoi racconti e la sua cultura non ci si può certo annoiare nel ripassare (o imparare!) la storia!
Quindi eccoci qua, nel luogo in cui ha transitato Sigerico nella sua 47^ tappa.
Le montagne circostanti sono imbiancate, la giornata è fredda e ventosa, ma ciò non ci impedisce di passeggiare nell’avvincente scoperta di monumenti romani e medievali; già davanti alla Stazione ferroviaria scorgiamo la prima antica testimonianza, la TORRE PAILLERON ed un tratto di antiche mura. La prima tappa ci porta al TEATRO ROMANO dove svetta ancora oggi la bimillenaria facciata in pietra. Qui Lauro ci racconta dell’antico popolo salasso che popolava l’antica CORDELIA e della fondazione da parte dei romani dell’ AUGUSTA PRAETORIA SALASSORUM, città fortificata e murata, punto importante per il passaggio verso le GALLIE. Fra le antiche pietre alcuni operai lavorano per la preparazione del tradizionale “mercatino natalizio”, e qualcuno di dei soci già ipotizza di tornare presto per questa manifestazione, così suggestivamente ambientata nello spazio del teatro.
Sostiamo nei pressi delle PORTE PRETORIANE e con l’immaginazione suggeritaci da Lauro e l’aiuto dei preziosi disegni di Francesco Corni torniamo indietro nel tempo e vediamo il monumento come poteva essere agli occhi dei passanti di tanti secoli fa.
Ci tornano in mente i versi del Carducci che decantano questa città: “….la vecchia Aosta, di cesaree mura ammantellata, che nel varco alpino eleva sopra i barbari manieri l’arco di Augusto….”
Passeggiando fra negozietti colorati attraversiamo piazza Chanoux, il cuore della città, e visitiamo un’altra meraviglia antica, il sotterraneo CRIPTOPORTICO FORENSE, venuto alla luce negli ultimi decenni dopo una sapiente opera di restauro. Tornati in superfice, passiamo dall’epoca romana al periodo medievale, soffermandoci dinanzi alla bella CATTEDRALE dedicata alla Vergine Assunta e a San Giovanni. Sulla piazza sostano molte auto dei Carabinieri e la cosa ci incuriosisce e ci preoccupa!! Niente di grave, scopriamo che la benemerita arma festeggia la protettrice “Virgo Fidelis”. Attendiamo il termine della messa ammirando la facciata decorata con statue, affreschi e bassorilievi!
Ecco, dalla chiesa escono i militari, alpini, carabinieri in congedo e in servizio, alcuni con la storica divisa col “pennacchio”; finalmente possiamo entrare ad ammirare gli affreschi, i mosaici e l‘impressionante crocefisso del 14° secolo che sembra davvero spillare sangue dal costato.
Cerchiamo un po’ di tepore e il gruppo si sparpaglia alla ricerca di un bar o ristorante… Personalmente trovo conforto in un bel piatto di POLENTA CONCIA (beh…. siamo in mezzo ai monti, cosa c’è di più adatto?).
Ritrovo alla Chiesa di Sant’Orso per la visita alla cripta, agli affreschi “ottoniani” del sottotetto e al chiostro. Lauro si sofferma per illustrarci alcune scene raffigurate sui capitelli, storie sacre e storie profane: raccontano di leggende, di animali incredibili, di santi e di fiabe, purtroppo non possiamo approfondirle tutte e Lauro sceglie per noi quelle più significative.
Ma la vera “chicca” della giornata è la visita al PRIORATO DI GIORGIO DI CHALLANT, adiacente alla collegiata. Per me è un’autentica sorpresa, è la prima volta che ho l’opportunità di visitare l’interno di questo edificio. Ci accompagnano Maria e un’altra volontaria dell’ass. CHIESE APERTE della diocesi di Aosta. La meraviglia inaspettata è la piccola cappella del Priore che illustra San Giorgio nell’atto di sconfiggere il drago e liberare la figlia del Re e, successivamente nel battezzare un numero infinito di fedeli.
La nostra giornata dedicata al tuffo nel passato valdostano volge al termine e ci rilassiamo al calduccio sul treno che ci riporta a casa.
Questa volta non chiudo con il solito ”…..Arrivederci alla prossima escursione”, ma con: ARRIVEDERCI alla CENA DI FINE ANNO per salutarci e scambiarci gli auguri natalizi!!
M.VITTORIA