26-8-2017:…Il seguito di…. un giro al fresco: da Etroubles ad Aosta (di Amedeo Dagna)


Il seguito di…. un giro al fresco: da Etroubles ad Aosta (di Amedeo Dagna)

Escursione del 26 agosto 2017: alla scoperta di un nuovo itinerario 

L’escursione in programma per sabato 26 agosto non era alla sua prima edizione, ma era già stata percorsa in passato un buon numero di volte, sul tracciato classico, quello che segue il sentiero “103” che dal Passo del Gran San Bernardo attraversa tutta la Valle d’Aosta e si innesta a Carema nel tratto canavesano. Tenendo conto delle indicazioni che amici valdostani, di chiara esperienza escursionistica e di conoscenza del territorio, come Palmira, Enea e la nostra Anna (la piccola e tosta signora di Verres, nostra socia storica) ci avevano suggerito, volevamo proporre ai nostri amici un percorso alternativo che evitando l’abbondante razione di asfalto proposta dal classico “103” a partire da Cignod fino al capoluogo della Regione, ci permettesse di proseguire tra i boschi, sul fianco della montagna, seguendo ancora il defluire del Ru Neuf e raggiungere Aosta su sentieri, magari talvolta un pochino ripidi, ma piacevoli e sempre immersi nel gradevole ambiente  montano e collinare che sovrasta la città.

Luciano ed io, su suggerimento del nostro Presidente Paolo, avevamo stabilito di verificare una variante al tracciato classico, proprio per proporre ai nostri soci un percorso alternativo all’asfalto ed accompagnati da Anna, che era già esperta di questa variante, abbiamo compiuto, alcuni giorni prima una ricognizione e ci siamo convinti della bontà della nostra decisione.

E sabato mattina siamo partiti in quaranta (cinque membri del Direttivo, alcuni ospiti e tantissimi soci) con un bus privato per raggiungere Etroubles e percorrere questo itinerario a cui avevamo aggiunto alla parte classica la nuova stimolante variante di percorso.

Durante il tragitto abbiamo accolto a bordo del nostro confortevole bus, a Verres le nostre due socie Anna e Rina, poi ad Aosta abbiamo completato il gruppo con Liliana Carrel e due ospiti di riguardo: Aldo Marconato ed Enea Fiorentini, grandi esperti degli itinerari valdostani in generale e del percorso della Via Francigena in particolare. Enea è sicuramente una autorità nel campo dl camminare e mi onora della sua amicizia che dopo questa bella giornata estende a tutti gli amici della Via Francigena di Ivrea.

Lasciato il bus al parcheggio di Etroubles tutti i nostri pellegrin-escursionisti iniziavano a scaldare le pedule e con la grinta dei grandi camminatori attivavano bastoncini e affardellavano zaini. Abbiamo anche concesso un piccolo lasso di tempo per una rapida visita allo splendido borgo di Etroubles, ricco di statue, di fiori e di testimonianze storico artistiche

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Rimesso insieme il gruppo, senza troppa fatica, abbiamo iniziato la discesa verso Aosta. Io avevo già provveduto durante il viaggio di avvicinamento alla meta della partenza sul bus a trasmettere ai nostri partecipanti notizie relative al percorso che avremmo seguito oggi, al territorio che avremmo attraversato, con particolare riferimento alla storia dei Ru ed alla loro funzione essenziale nell’economia agricola valdostana a partire dal secolo XIII. Prima della partenza per l’escursione a piedi, Enea ha integrato con abbondanza e ricchezza di interessanti notizie, il mio racconto.img009a_260817_vf-etroubles-aosta_in-cammino-sul-ru-neuf_rid

In particolare abbiamo sottolineato che i Ru (canali artificiali) sono stati voluti e costruiti tra il XIII e XV secolo per portare acqua di irrigazione dalle parti alte delle Valli laterali alla valle centrale, in particolare sulle colline che sovrastano Aosta fino a Saint Vincent, Emarese, che erano zone povere di acque. Questo ha permesso di trasformare i terreni agricoli da aridi a fertili dando inizio ad una nuova fase dell’economia rurale del territorio: anche lo stesso allevamento del bestiame assume una grande importanza (ed un notevole incremento di reddito), insieme alla coltivazione dei cereali. I Ru furono essenzialmente voluti e fatti costruire dai signori feudali proprietari delle terre, ma diedero come risultato secondario (di un certo rilievo) per parecchio tempo, lavoro ai contadini impiegati per la loro realizzazione, che a volte assumeva caratteristiche di edilizia civile eroica, e poi per la continua manutenzione. I terreni irrigati divennero produttivi ed in particolare permisero le fienagioni estive per permettere l’alimentazione invernale delle mandrie.

Il Ru Courtod che porta l’acqua dal ghiacciaio del Ventina, nella Valle di Champoluc, fino al Col di Joux e le colline di Saint Vincent, fu l’unico ad essere voluto e costruito da un Consorzio di contadini, che ne acquistarono i diritti dal Conte Ibleto di Challant, pagando i dovuti tributi e sottoponendosi ad alcune servitù!

Esistono poi dei Ru che non furono mai realizzati o che il cui utilizzo fu abbandonato subito per scarsa redditività: vengono chiamati i “Ru du pan perdù (del pane perso)” sia come riferimento allo spreco di risorse nel costruirli che nelle coltivazioni mai ottenute.

Nel 1600, quando la peste infuriò in tutta l’Europa e ne fu devastata anche la Valle, si verificò una crisi nella vita dei Ru a causa della mancanza di manodopera da dedicare alla manutenzione: si ipotizza che nel periodo della peste la popolazione Valdostana passò da 90000 a 40000 unità (nel comune di Emarese si salvò un solo abitante).

A partire da fine ‘800 i Ru vennero sottoposti a variazioni di percorso per diminuire la necessità di costosa e costante manutenzione! Molti tratti furo intubati o protetti con percorsi in gallerie per proteggerli da frane e slavine: magari ne faremo oggetto di prossime escursioni.

Tutto il gruppo dei partecipanti all’escursione ha dato continui segni di gradimento durante il percorso dimostrando un grande interesse per il territorio e le sue particolarità. Appena terminato il tratto “storico” subito dopo l’inizio della variante odierna Enea ci suggeriva di fermarci per la sosta pranzo alla Cappella di Sant’Anna, che raggiungevamo dopo una breve e ripida salita. Consumato il pasto in allegria siamo poi ripartiti ritornando al percorso del Ru Neuf che abbiamo seguito per un lungo tratto, passando accanto alla Palestra di Roccia “Joe Mazza” con le sue vie di arrampicata belle ed imponenti!

Arrivati in vista della vecchia colonia abbandonata, Enea ci proponeva una ulteriore variante al percorso che noi avevamo seguito nella ricognizione e che pensavamo di seguire: ci avrebbe portati al villaggio di Arpuilles. Abbiamo seguito invece una mulattiera in discesa verso l’abitato della frazione di Excenex, che abbiamo raggiunto comodamente e che ha offerto ai nostri partecipanti la possibilità rinfrescarsi al locale bar, con tanto di comode toelette e corroborante caffè.

Ripresa la marcia siamo scesi sempre su comode carrarecce attraversando un parco naturale, molto bello anche se un po’ trascurato, arrivando poi alla diga con relativo laghetto nel villaggio di Entrebin  con splendida vista su Aosta.

Dopo un po’ di discesa, tra frutteti e vigneti, ci siamo innestati sul sentiero da noi percorso durante la ricognizione, che porta, in salita, all’Istitute Agricole della regione e poi, ancora salendo, al Rifugio Chaligne. Per alcuni tratti il sentiero è ripido e birichino ma per i nostri collaudati escursionisti non vi sono problemi.

Siamo ormai ad Aosta che attraversiamo fino alla Stazione ferroviaria dove ci attende Gigi ed il nostro comodo Bus.

Salutati con affetto i nostri amici Aldo, Liliana ed Enea che rimangono in città, ripartiamo verso casa con la certezza di aver passato una bella giornata in gradevole compagnia e di aver ancora una volta arricchito le nostre conoscenze sui percorsi francigeni!

Un ringraziamento particolare ad Enea per la preziosa collaborazione!

Invece alla nostra cara Maria Vittoria va un ringraziamento particolare per aver gestito con sensibilità e senso di responsabilità il dover accompagnare su strada normale una partecipante in crisi di stanchezza, anche se questo le ha impedito di percorrere con noi la nuova variante: promettiamo MV di andarci insieme in un giorno a sua scelta per vivere con lei questa esperienza!

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