1-7-2018 GRAN S.BERNARDO ETRUBLES – di Amedeo Dagna


gran-san-bernardoDAL COLLE DEL GRAN SAN BERNARDO AD ETROUBLES  – 1° luglio 2018

 E’ ormai consolidata consuetudine della nostra associazione di offrire come prelibata escursione di inizio estate, settimana più settimana meno. una camminata sul percorso dal Colle del Gran San Bernardo al pittoresco villaggio di Etroubles; la consideriamo, facendo un ardito paragone con il blasonato ciclismo, la “Milano – Sanremo” della Via Francigena.

In genere, se la stagione meteo lo permette, il valico viene aperto al traffico ad inizio giugno anche se nelle prime settimane a volte occorre transitare tra due pareti di neve che possono anche intimidire. Noi ci eravamo accertati, domenica 17 giugno, durante la nostra passeggiata a Martigny e St Maurice, che il colle era aperto e che considerando il sole quasi africano degli ultimi giorni, la neve residua si sarebbe completamente sciolta per il giorno previsto per la camminata: domenica primo luglio! Infatti!

Una allegra comitiva composta in parte da soci di lunga data ma con notevole presenza di nuovi “ospiti” desiderosi di conoscere il nostro modo di procedere sui sentieri di Sigerico (e non solo), ha affrontato domenica primo luglio il trasferimento in confortevoli bus da Ivrea al Colle.

Parcheggiati i nostri mezzi sul piazzale delle ormai vuote strutture di frontiera ed assolti gli impegni idraulico gastronomici all’Hotel Italia (toelette e colazione) il gruppone di cinquantadue bipedi camminanti ha iniziato il suo percorso a piedi con entusiasmo ed allegria.

Visita all’Ospizio dei Monaci nella parte svizzera del Colle, foto ricordo ai bellissimi panorami ed al Gruppo e poi partenza sul sentiero 103 che in tutta la Valle d’Aosta identifica il percorso della Via Francigena che congiunge il Colle del Gran San Bernardo all’abitato di Carema (per poi proseguire verso Roma con il primo tratto curato dalla nostra Associazione, fino a Cavaglià).

Primo tratto sull’antica strada romana fino al primo attraversamento della Statale 27, con qualche traccia di neve, assolutamente percorribile con facilità (Paolo se ne era accertato con una rapida ricognizione) e poi via verso la Vecchia Dogana, dove ora è attivo un piccolo Ostello per pellegrini.

Imbocchiamo il tratto che porta a St Remy en Bosses e, come concordato abbandoniamo il sentiero 103 ufficiale, per scendere sulla variante “alta”: si tratta di un percorso alternativo, che scende con pendenza molto dolce, ovviamente con sviluppo totale più lungo. Probabilmente si tratta di una vecchia mulattiera militare, con pendenze adatte ai muli con carichi pesanti e che serviva le fortificazioni (ancora visibili) di sbarramento di confine (anche se la Svizzera è sempre stata neutrale i nostri Comandi pensavano “Fidumse nen!”).

Ci rendiamo conto che questo tracciato (che era stato provato con opportuna ricognizione lo scorso anno) presenta due inconvenienti: Per un certo tratto, abbastanza lungo nella parte iniziale, è stato danneggiato da slavine nel corso dell’ultimo inverno e presenta alcuni tratti “birichini” in cui occorre prestare molta attenzione. Il secondo appunto, mio personale, è che probabilmente non è più stato manutenuto almeno nella parte “bassa” finale del percorso, e quindi a volte occorre fare piccole deviazioni alla “Indiana Jones” per superare ostacoli come alberi (anche abbastanza grossi) o pietroni che sbarrano il sentiero.

Ma senza grossi problemi e senza drammatizzare il plotone dei “cinquantadue” supera tutto e si ricompatta sulla statale 27 prima dell’abitato di St Remy proseguendo poi su comoda carrareccia verso il piccolo capoluogo di St Leonard.

Sulla piazza della Chiesa, fornita di comode panchine in ombra ed in alternativa di confortevoli gradini al caldo sole di questa splendida domenica di luglio, consumiamo il nostro pranzo al sacco, innaffiato da generose sorsate di buon vino (le varie bottiglie spuntano come funghi dagli zaini!).

Come splendida ciliegina sulla torta il nostro Paolo ci offre un corroborante assaggio del suo casalingo “Genepy” prodotto dalle sue abili manine!

Si riprende la discesa, nel primo tatto abbastanza vertiginosa verso il vallone di St Oyen ed in breve si raggiunge l’abitato di Etroubles, piccolo gioiello di villaggio alpino.

Rapida ma esauriente visita e poi si ritorna, accaldati, stanchi ma felici nella nostra Ivrea, anche se un nutrito gruppetto di simpaticissimi camminatori dovrà proseguire per la loro abitazione finale a Pont Canavese.

Sabato 14 luglio (piccola deroga alla consuetudine dell’escursione domenicale) ci sarà la prosecuzione sul tratto Etroubles – Aosta; passeggiata tranquilla (anche perché condotta da me col mio famoso “camminar dolce”) che seguirà il corso del “Ru Neuf” il canale artificiale che va ad irrigare le colline sopra il capoluogo e che prevede una breve ripida discesa finale sulla città.

Vi aspettiamo numerosi cari amici!  

AMEDEO

 

 

 

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