Cari Soci, Amici e Simpatizzanti, in allegato la locandina di una bella e simpatica gita sulla Via Francigena in Lombardia. Visiteremo il borgo medievale di Orio Litta (Lodi) del secolo IX, la Grangia Benedettina attuale Ostello per i pellegrini e la signorile Villa Litta Carini del XVII. Navigheremo sul Po fino a traghettare sulla sponda Emiliana in località Soprarivo di Calendasco (Piacenza).
Per tutti i dettagli consultare la locandina.
Vi aspettiamo
IL DIRETTIVO
😵💫Avete presente la carta moschicida? Quella cosa appiccicaticcia che molte nonnine di un tempo appendevano sopra il tavolo per sbarazzarsi in malo modo di insetti vari? Ecco, verso le ore 17 per un attimo ho pensato proprio di essermi trasformata in una di quelle cose!… e probabilmente avranno provato la stessa sensazione anche molti dei miei compagni di gita. Odio il caldo e l’afa e, di conseguenza, non è tra le mie particolari ambizioni recarmi ‘nella bassa’ a metà del mese di giugno per camminare sotto il sole per 4km nelle ore centrali della giornata.
Ma nella vita mai dire mai ed eccomi qui: una bella gita il 15 di giugno per percorrere un tratto della Via Francigena giusto giusto alle 13 del pomeriggio, sotto un cielo non troppo azzurro e un sole a tratti pallido, ma caldo. ☀️
💛Ma perché fare una cosa del genere? Beh, molto semplice: mi avevano raccontato di questa gita organizzata dall’associazione anni fa e me ne ero subito innamorata, quindi vada per qualsiasi data e programma!
E quindi: pronti, partenza, via!
Il sole è già sorto da un pò e, come previsto, ben prima delle 6:30, all’arrivo del pullman di Efrem, sul piazzale prestabilito attendono già parecchi soci, impazienti di partire.. o meglio di impadronirsi dei tanto ambiti posti davanti sul pullman.
🚌Il ritrovo è previsto alle 6:45 e nel giro di 5 min arrivano anche tutti gli altri partecipanti (in totale siamo 45). Possiamo quindi partire più che puntuali con destinazione Orio Litta in provincia di Lodi. Sono previsti fino a 34,7 gradi e un temporale verso le 18, che terrremo d’occhio per evitare di lasciare qualche socio sulla sponda lombarda del Po (la barchetta infatti non naviga in caso di temporale per ovvi motivi di sicurezza).
Alle 8:15, visto che abbiamo margine di tempo, approfittiamo per una pausa in autogrill per espletare qualche necessità impellente, a cui si aggiungono anche caffè e spuntini che allungano un pò i tempi… guadagneremo forse tempo poi all’arrivo…
Alle 9:35 arriviamo a destinazione; ci viene subito incontro la nostra guida, la signora Elisabetta Carini, e ci raggiunge per un primo saluto anche il presidente dell’Associazione Vie Francigene Europee, nonché ex sindaco del paese, Francesco Ferrari.
📸🏫Dopo un paio di foto di rito (e cogliamo l’occasione per ringraziare Vol.To per il sostegno e averci permesso di realizzare la gita ad un costo più sostenibile), ci introduciamo in Villa Litta Carini, dove,per oltre un’ora e mezza, esploriamo insieme ad Elisabetta il giardino, parecchie sale e la cappelletta. Il corpo centrale della villa venne costruito nella seconda metà del XVII secolo e poi, con il susseguirsi dei vari proprietari, questa fu ampliata fino a diventare la grande reggia di oggi; purtroppo crebbero anche i debiti che causarono un degrado dei vari ambienti, fino a che, nel 1970 fu acquistata dalla famiglia Carini che iniziò a restaurarla.
🌺⛪️Tra i soci c’è chi apprezza il giardino con vista sui campi, chi gli affreschi, chi il relax nella grande sala luminosa e chi le storie di famiglia, dopo di che, accompagnati dal cortesissimo Francesco, ci spostiamo alla Grangia benedettina medievale, attualmente grazioso ostello per i pellegrini di passaggio. Nella piazza, sotto una grande tettoia, ci attende una bella tavolata con bottiglie di acqua fresca e il ‘raspadur’, un formaggio tipico del luogo che si taglia a scaglie grandi e sottili, adatto a molteplici usi culinari (non ho visto raspadur avanzato, quindi deduco che i soci abbiano apprezzato il pensiero quanto me 😋).
Approfittiamo dell’ombra e della comodità di panche e tavoli anche per pranzare e, su invito di Ferrari, per curiosare all’interno dell’ostello, che sembra davvero molto confortevole e dotato di tutto ciò che serve, dallo stendibiancheria al necessario per aggiustare i calzini rotti.
Verso le 13 prendiamo il cammino lungo la Via Francigena e, con calma, verso le 14:20 i primi di noi raggiungono l’argine del Po. Purtroppo l’osteria designata per una sosta durante il tempo di attesa ha stranamente la serranda abbassata, quindi pian piano ci raduniamo tutti a ridosso dell’imbarcadero, all’ombra di qualche olmo che entra a spron battuto a far parte della cerchia dei nostri migliori amici!
🚤Come da programma, alle 14:30 si presenta il nostro traghettatore Danilo Parisi ‘Caronte’ con la sua barchetta provvisoria (l’altra purtroppo è andata persa in seguito all’ultima alluvione). E’ lui il gestore del taxi fluviale che da Corte Sant’Andrea, sulla sponda lombarda, fa la spola verso Soprarivo di Calendasco, sulla sponda emiliana del Po, risparmiando ai pellegrini una decina di chilometri di cammino e offrendo un’esperienza diversa e piacevole.
😰Alcuni soci sono particolarmente stravolti dal caldo e vorremmo farli partire per primi, ma… sì, è pur sempre un mezzo di trasporto e scatta quella cosa ‘salgo prima io’ che per il primo giro crea un pò troppa confusione… Ora che il primo gruppetto è in viaggio, tra i rimanenti, sempre meno di volta in volta, ci si racconta cose, si fanno critiche costruttive, ci si scatta foto… si fa gruppo insomma e questa è una delle cose più belle che mi porto a casa oggi!
Alle 16:25 parte finalmente anche l’ultimo gruppetto! Oggi il fiume è molto tranquillo e ci godiamo la traversata con una piacevole arietta che non guasta affatto.
Un pò meno piacevole, o meglio, agevole è la discesa sulla sponta opposta… Infatti se su una sponda c’è una discreta scala per scendere e un piccolo pontile dove aspettare, sull’altra, sempre a causa di piene e insabbiamenti del Po, bisogna un pò arrangiarsi e non per tutti è cosa semplice. Ci attende una scala, ma un pontile vero e proprio non c’è e, per fortuna, i nostri due autisti giovani e forti Efrem e Mauro aiutano a tenere ferma la barca e a far scendere tutti quanti (caso vuole che siano andati presto all’imbarcadero per vedere dove saremmo arrivati e il buon Caronte li abbia arruolati al volo). A differenza di quanto sembrava sulla carta, non sembra nemmeno tanto immediato trovare la casa dove Danilo gestisce una struttura di accoglienza per pellegrini, sede di un circolo culturale e di un’associazione, ma alla fine riusciamo tutti a ritrovarci lì per l’orario previsto, per rinfrescarci e rifocillarci un pochino con qualche assaggio di prodotti tipici e del buon vino prima della ripartenza per Ivrea.🥓🍷
Salutato Danilo ripartiamo verso le 18:30, proprio mentre stanno cadendo i primi goccioloni di un temporale e ci godiamo il tranquillo ritorno a casa ripensando a come è andata la giornata e cercando di fare tesoro degli errori per il futuro.
E’ stata davvero una bella giornata! Arrivederci alla prossima… questa volta sui monti e al fresco però! 😉🏔🌲🌳🌿
Michela