13-5-2017: TERRE D’ACQUA – sulla Via Francigena da S.Germano v.se a Vercelli


13 maggio 2017

TERRE D’ACQUA: sulla Via Francigena da S.Germano V.se a  Vercelli

E’ tutta la settimana che verifico siti web per il meteo: ho davvero piacere di partecipare alla camminata, ma ho l’ossessione che piova! Una giornata di pioggia fra le risaie, senza alcun riparo, mi preoccupa!  Ma stamani il tempo è splendido: bella giornata e… bella la combriccola, siamo in 28 persone, qualcuna salita sul treno a Ivrea, altre sul percorso fino a San Germano!

Mentre si fa una sosta al bar, sbircio velocemente all’interno della chiesa, ovviamente dedicata a San Germano (Vescovo di Auxerre, Francia, vissuto nel 4° secolo).

Incontriamo alcuni pellegrini dal passo più lesto del nostro e, guidati da  Roberto, ci incamminiamo su questo tratto di Via Francigena, comodamente indicata dalla cartellonistica. Forse può sembrare monotono percorrere tanti chilometri su territorio piatto piatto, ma siamo appagati dal paesaggio. Circondati in lontananza dalle montagne ancora innevate, nelle acque si specchiamo antiche cascine, alberi e uccelli acquatici. E’ una bella dimostrazione di come può essere affascinante il paesaggio “lavorato dall’uomo”, dove la natura e l’ingegno umano si fondono: a perdita d’occhio si stendono le risaie, formando .. un “mare a quadretti”.

Fra le “terre del riso” la fauna è affascinante, anche se ormai sono quasi del tutto sparite le rane, le carpette, tinche ed altri pesci che  un tempo fornivano gustosi piatti tipici; sono  presenti altri animali acquatici: aironi bianchi e cenerini  si alzano in volo non lontano da noi e qualche gruppo di ibis attira la nostra attenzione. Sì, è proprio l’ibis “sacro”, uccello venerato dagli antichi egizi, che qui ha trovato ospitalità!!

Continuiamo, transitando nei pressi della bella tenuta “CASTELLONE” e poi ancora di fianco alla chiesetta di “Santa Maria del Cammino”, nome davvero appropriato per accompagnare i viandanti!

Una piccola distrazione ci fa sbagliare strada, ma subito Roberto ci fa tornare indietro per immetterci sulla “retta via”. Non è proprio “retta”, perché il percorso ci fa ”zizzagare” fra le risaie fino a MONTONERO, piccolo borgo a qualche chilometro da Vercelli. Nei secoli passati fu un luogo fortificato, faceva parte del sistema delle “grange” (ricoveri delle granaglie) delle aziende agricole amministrate dai monaci dell’Abbazia di Lucedio.

Ci fermiamo dalla signora MARIA RITA che ci timbra la credenziale, accogliendoci addirittura nel suo giardino per consumare il pranzo al sacco! E’ davvero gentile, ci offre un piccolo aperitivo e anche il caffè!

Dopo questo godutissimo momento di relax proseguiamo, transitiamo dinnanzi al ristorante “Caval d’oro” (ormai chiuso), al Castello di Montonero e all’ex “caseificio” dell’ Ordine Mauriziano.

L’incontro con alcuni trattori dalle grandi ruote dentellate  porta i nostri discorsi sul tema del  riso ed  inevitabile il ricordo delle mondine, tante nostre nonne e mamme che decenni fa lavoravano in questi luoghi!

In lontananza si scorge la sagoma  di della basilica di  S. Andrea di VERCELLI, sembra piuttosto vicina, ma dobbiamo camminare.

Eccoci in città, la campagna è alle spalle, siamo nei pressi del centro commerciale e il nostro passo è sempre spedito, anche se siamo già un po’ provati dalla fatica! Imbocchiamo il viale che ci porta dritti in stazione, qualcuno accelera per prendere il primo treno utile, altri preferiscono una sosta in gelateria o al chioschetto per una…. meritata birretta!

E……arrivederci alla prossima camminata!

M.VITTORIA

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