locandina: 2020 02 16 PIVERONE IVREA
Sulle tracce di Sigerico da PIVERONE ad IVREA
Finalmente sono iniziate le escursioni organizzate dall’Associazione! Dopo la “tappa AMI” da Cavaglià a Masino di qualche settimana fa, ci ritroviamo per una nuova bella passeggiata. Ed eccomi qua, con zainetto e scarponcini, pronta per l’escursione!!
Il programma di oggi prevede di percorrere un tratto di Via Francigena…”contro corrente”, nel senso che la stramaggioranza dei pellegrini cammina verso Roma, noi invece camminiamo in senso contrario, proprio sulle tracce lasciate da Sigerico più di mille anni fa, quando tornò a Canterbury!..
Ci raduniamo in tanti e, a due passi dal lago di Viverone, scendiamo dai pullman e ci incamminiamo verso il “GESIUN”, suggestiva testimonianza di ciò che resta della Chiesa dell’ XI secolo dedicata a San Pietro. Sono rimaste solo poche mura, qualche traccia d’affresco, ma ricordano la fede di chi ci ha preceduto e sicuramente è uno dei punti più affascinanti del tratto canavesano della Via Francigena.
Amedeo ci illustra lo svolgersi della giornata raccomandandoci di non lasciare traccia del nostro percorso abbandonando carta o altri oggetti sul sentiero. Ribatto che noi non lasciamo nulla sul tragitto, anzi porteremo ciò che incontriamo (immagini e emozioni) nella nostra mente e nel nostro cuore. Proseguiamo tra cascine e vigneti che attendono la potatura per raggiungere PIVERONE: è’ il classico paese sulla Via Francigena, con l’antico ricetto e la torre-orologio con la porta di accesso ancora ben conservata. Ma la cosa che ci incuriosisce è un monumento davvero strano, per niente antico: non è un personaggio famoso, ma un’enorme gallina che ci osserva impettita dal suo piedestallo…. Qui, in occasione della festa autunnale della “Castigna”, da qualche anno si corre un singolare palio: la “CURSA DLA GALINA”, la strana corsa delle galline che rappresentano ognuna un rione.
Seguendo Tony continuiamo verso PALAZZO. Anche se siamo solo a febbraio la giornata è gradevole, ci sono già tracce di primavera e la natura ci offre i primi fiori. Poco prima di entrare in paese transitiamo nei pressi della chiesetta di San Genesio. La comunità palazzese venera infatti come santo protettore San Genesio, mimo, attore e martire romano del III secolo. Pare che una parte delle sue reliquie siano giunte in Canavese grazie alla devozione dei pellegrini che percorrevano la via Francigena. Sono custodite nella chiesa parrocchiale e portate in processione nel mese di agosto. Qualche persona del luogo, ormai anziana, porta ancora questo nome.
Attraversando PALAZZO notiamo una via intitolata “Discesa alla Stazione”, la cosa ci incuriosisce, non passano mezzi su rotaia su questo tratto di via Francigena! Indagando veniamo a sapere che fino al 1933 il comune era servito dalla tranvia Ivrea-Santhià.
Lungo il percorso i volontari dell’Associazione ci accompagnano per una gradita sorpresa. Ci attende la gentilissima signora Emanuela, della tenuta OROSIA che ci offre un ottimo aperitivo con stuzzichini ed Erbaluce di loro produzione. Ci narra l’antica storia della vicina chiesetta (ormai bisognosa di grossi restauri) e della proprietà, ora diventata una bella dimora dove rustico e moderno sono combinati in modo armonioso. Ci informa anche delle loro varie iniziative e ci invita a partecipare, nel prossimo mese di marzo ad una bella manifestazione, i “GIORNI DI OROSIA”.
Riprendiamo la marcia per giungere alla chiesa romanica di SAN PIETRO E PAOLO situata alla periferia di BOLLENGO e sostiamo per il pranzo al sacco. Grazie all’interessamento di Riccarda, l’antichissima chiesa è stata gentilmente aperta appositamente per il nostro gruppo.
In lontananza si sentono gli allegri schiamazzi del Carnevale e siamo costretti a d un breve deviazione per non imbatterci nel corteo di maschere e carri allegorici (non abbiamo il costume adatto!!)
Paolo, il nostro presidente, oggi non ha potuto partecipare ma ci telefona per sapere se tutto va bene e per porgere i suoi saluti a tutti i partecipanti!
Comincio a sentire un po’ la stanchezza ma, attraversato BUROLO ci immettiamo nella strada del “MARESCO”, la zona umida circondata da boschi e mi rincuoro pensando che ormai la meta è vicina! Costeggiamo CASCINETTE, ancora un piccolo sforzo e, chiacchierando coi soci eccoci finalmente al parcheggio!
Non ci resta che ringraziare Tony, Amedeo, Gianpiero e Riccarda che ci hanno accompagnati e quindi…
…. arrivederci alla prossima camminata!!!
M.VITTORIA