FESTIVAL VIA FRANCIGENA: Passeggiata ad anello da IVREA a PAVONE attraverso la PARAJ AUTA (con pomeriggio ricco di eventi)
locandina: 2022 06 18 IVREA PAVONE
18-6-2022: Da IVREA a PAVONE C. attraverso la PARAJ AUTA con pomeriggio ricco di eventi
Il primo Festival della nostra Via Francigena prosegue! E’ una bella iniziativa perché ci permette di conoscere e di far conoscere meglio il nostro Canavese e ogni fine settimana ci sono proposti uno o più eventi. Oggi tocca al comune di PAVONE e la nostra associazione propone una interessante giornata concordata con l’Amministrazione Comunale.
Un gruppo di persone risale Via Montenavale in compagnia del nostro socio e amico Lauro e dei consiglieri Roberto e Giancarlo. Purtroppo per motivi burocratici non ci è possibile la visita alla chiesa di San Bernardino, quindi si prosegue, lasciando la città, attraverso il sentiero della “PARAJ AUTA” (Monte Appareglio), l’altura che divide Ivrea da Pavone Canavese. Fa già molto caldo, ma inoltrandosi nel bosco l’ombra permette un cammino meno faticoso.
La collina presenta aspetti naturalistici, geologici e storici che caratterizzano la zona, si cammina fra pietre incise con croci e coppelle, ma la cosa più interessante è una curiosa roccia a forma di sedile denominata “Seta d’la Madona“ (la sedia della Madonna). In realtà è una “marmitta dei giganti” che ha assunto questo strano aspetto. La leggenda racconta che la Vergine Maria, dirigendosi verso Oropa pare avesse trovato riposo su questa sedia naturale.
E’ difficile per me descrivere questa giornata, non trovo le parole per esprimere la tristezza del mio animo per la recente perdita del nostro caro vicepresidente. Amedeo, dopo aver percorso mille sentieri, ha terminato il suo pellegrinaggio terreno, lasciandoci orfani della sua presenza, e questa mattina, con tanti amici, gli ho dato l’ultimo saluto presso la chiesa di Bellavista. Ma lo immagino, Amedeo, ci sta dicendo di continuare, è ancora cuore di tutti noi e penso di fare la cosa giusta, terminata la funzione religiosa, di raggiungere il gruppo al Romitorio di San Grato con Claudia e altri soci.
E ora siamo tutti riuniti davanti al sacro edificio per un doveroso ricordo di Amedeo.
Qui ci accoglie Graziella, la vicesindaca di PAVONE, ci porta i saluti dell’amministrazione comunale, ci offre dolcetti e bibite e apre la chiesetta appositamente per noi.
Entriamo per la visita, Lauro ci illustra la storia di alcuni santi e pittori. In modo particolare ci parla di San Grato (a cui è dedicato l’edificio), di Sant’Andrea (patrono di Pavone con San Pietro) e di un artista locale, Giacomino di Ivrea che ha lasciato la sua impronta affrescando le pareti. Oggi abbiamo il piacere di avere con noi Nora, una piccola ospite di soli nove anni ma, come noi ascolta interessata la lezione e impariamo a riconoscere le tracce degli affreschi.
Pranziamo al sacco, cercando i brandelli di ombra e percorriamo la ripida discesa fra gli alberi per raggiungere in breve il maestoso castello di Pavone, splendidamente restaurato dal D’Andrade. Qui il nostro “tuffo nel medioevo” ci immerge nei “RUSET” (RICETTI), luogo fortificato dove in caso di pericolo si rifugiavano le famiglie del contado, gli animali ed i raccolti.
Graziella ci lascia, ma presto la vedremo ricomparire in costume medievale, con una bellissima e graziosa acconciatura. Infatti fa parte del gruppo storico Yporegia che ci rallegra la giornata.
Le “pillole di cultura” di Lauro ci danno notizie della chiesa di San Rocco, protettore dei pellegrini e della chiesa di Santa Maria dove ammiriamo il bell’interno in stile barocco, con antichi quadri e tanti ex voto.
Dopo il “sacro” anche un po’ di leggerezza ci vuole e assistiamo agli allegri balli popolari curati da Angela e Roberto dell’UNITRE. Alcuni nostri soci si uniscono ai danzatori, mentre altri si gustano il gelato offerto a tutti noi dall’amministrazione comunale. La gelateria “A LA MODA VEJA” ha portato le sue fresche delizie in piazza con un grazioso carrettino, come ai tempi della mia infanzia.
Ma le sorprese non sono finite, oltre ai… ”meno giovani” dell’UNITRE, ci rallegrano anche le alunne e gli alunni della scuola di Pavone, diretti e splendidamente istruiti dalla professoressa Marola. Sono davvero bravi, il loro repertorio è ricco e vario, tutto gradevole e molto orecchiabile. Mi commuovo vedendo il loro impegno, soprattutto quando diffondono le note dell’INNO ALLA GIOIA, testimonianza della loro spensieratezza!
Purtroppo devo andare, mi spiace perdermi la conferenza del geologo prof. Gianotti, ma impegni famigliari mi chiamano.
Non mi resta che ringraziare tutti, in modo particolare Graziella e Lauro.
Maria Vittoria
PROGRAMMA:
Ore 10:00 – Ritrovo davanti alla stazione ferroviaria di IVREA e inizio passeggiata verso Pavone passando da Monte Navale e poi inoltrandosi sulla Paraj Auta (Monte Appareglio) curiosando tra incisioni rupestri e marmitte glaciali
Ore 11.45 – Arrivo al Romitorio di San Grato e visita in compagnia del nostro socio Lauro Mattalucci
Ore 12.30 – PRANZO AL SACCO nell’area antistante la chiesa
Ore 13:45 – Ripresa della camminata verso Pavone C.se e passeggiata fra i ricetti
Dalle ore 14:00
- Apertura delle Chiese (Madonna delle Grazie, Parrocchia di S.Andrea, San Rocco)
- Intrattenimento musicale a cura dei Ragazzi della Scuola Secondaria di primo grado di Pavone Canavese
- Passeggiando nel passato: Yporegia racconta: uno sguardo al Medioevo.
- Danze della Tradizione Popolare con Angela e Roberto dell’ Unitre di Ivrea
Nel pomeriggio il Comune offrirà il gelato preparato dalla gelateria “A la moda veja”
Ore 17,00 Divagazioni geologiche sulla Via Francigena nell’Anfiteatro Morenico di Ivrea a cura del geologo Franco Gianotti.
Rientro libero ad Ivrea a piedi transitando in Via Jervis,
oppure con mezzi pubblici da Pavone (munirsi di biglietto bus GTT)
SI RINGRAZIANO :
L’Amministrazione Comunale di PAVONE CANAVESE,
il socio Lauro Mattalucci, il Gruppo Storico Yporegia,
i sigg. Angela e Roberto dell’ Unitre di Ivrea,
i Docenti ed i Ragazzi della Scuola Secondaria di primo grado di Pavone,
la gelateria artigianale “A la moda veja”,
il geologo Franco Gianotti.